mercoledì 13 giugno 2012

Maglioni, mappi, mappetti e cassaletti

Sciabica, rizzola (se piccola) o bianchettaio (per i bianchetti). 
Attualmente vietata dalle nuove normative europee, è stata il più diffuso mezzo di pesca nel passato, che offriva la maggior quantità del pesce disponibile sul mercato e che dava lavoro a tanti pescatori. In quanto al guadagno, si andava alla parte; tolta la spettanza del padrone, il ricavo era diviso in parti uguali tra quanti hanno lavorato. 
In dialetto si usava dire: "Rei (sciabica) famme e sei e pigoggi trei a trei", per sottolineare il fatto che fosse una pesca molto povera, ma la contempo la sciabica era definita una "vacca da lete", nel senso che tutti i giorni forniva comunque il pesce, così come la vacca, tutti i giorni, dà il latte.
La sciabica parte con maglie molto grandi chiamate bande, poi, in ordine, troviamo i maglioni, i mappi, i mappetti e i cassaletti, cui viene attaccato un sacco che finisce con maglie di un centimetro nella sciabica. Dopo il sacco ripartono di nuovo i maglioni, i mappi, i mappetti e i cassaletti. Il pesce pescato dalla spiaggia veniva venduto direttamente sulla spiaggia o in giro con un carretto .

Esistono due modi per tirare la sciabica:


La sciabica tirata dalla spiaggia
La sciabica veniva tirata fino a 15 anni fa dalla spiaggia di Varazze e da antiche foto si può notare che veniva tirata da 10 persone da una parte e da 10 dall'altra. La rete veniva calata a semicerchio utilizzando un'imbarcazione a remi di piccole dimensioni. Un capo della rete si trovava a bordo dell'imbarcazione, l'altro a terra. Una volta concluso il tragitto, i due capi vengono tirati da terra a forza di braccia così da salpare lentamente la rete. A Varazze c'erano cinque o sei sciabiche tirate da terra. 
Gli ultimi a tirare la sciabica sono stati il Gallina (Puppo) e U Pei Russu, oltre che naturalmente il sottoscritto, il Trap.

La sciabica da natante
Un capo della rete veniva calato in mare per mezzo di un'ancora, l'altro mantenuto a bordo, mentre l'imbarcazione compiva una circonferenza ritornando verso il punto di partenza. La rete, infine, veniva salpata direttamente a bordo. 
Con la sciabica si pescavano soprattutto triglie, sogliole, cefali, orate, rossetti e bianchetti ed alcuni cefalopodi, come polpi e seppie. 

Ricetta col pesce da sciabica: Zerli in carpione 
Pulire i pesci e friggerli in olio extra vergine di oliva. Da parte si fà bollire per 10 minuti aglio e cipolle tagliate a fette con acqua e aceto in parti uguali. Terminata la cottura, versate il tutto in un'arbanella dove avete già riposto i pesci fritti in precedenza. 


6 commenti:

  1. sono ligure, mi nutro quando posso del nostro bel pesce nostrano ma purtroppo non conosco i retroscena della pesca e il lato se vogliamo romantico e storico che accompagna questo antico mestiere! grazie di tutte le informazioni che vorrai regalarci
    dal paese vicino
    simonetta

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  2. grazie a te simonetta! mi ha fatto enormemente piacere questo tuo commento! passa a trovarmi ai bagni mafalda! oppure seguimi qui su questo blog! Grazie

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  3. ho dato un'occhiata al tuo blog, bello. ai bagni da noi c'è anche un orto balneare con insalata, pomodori, zucche, zucchine, erbe aromatiche. guarda sulla pagina fb di cui rovi il link qui accanto, ci sono le foto!!!

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  4. orto balneare? mi inviti a nozze... mi piace anche il nome! corro a curiosare su Fb e chissà che non mi vedi arrivare armata di macchina fotografica! devo giusto passare a Varazze domani
    allora a presto
    s

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  5. bene allora!!! chiedi di me o di mia figlia bettina! a presto!!

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  6. simonetta, oggi ti aspettavo... non sei venuta!!!

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