giovedì 14 giugno 2012

Una pratica un pò crudele: la pesca della seppia


Prima di iniziare con la spiegazione delle tecniche di pesca che uso vorrei spiegarvi come si fà a pescare una seppia maschio. 
Qualcuno di voi lo sa? 
Innanzitutto bisogna avere una seppia femmina viva, si lega nella parte posteriore con un filo di nylon di due metri con un sassolino e si affonda per mezzo metro sotto la barca, poi si trascina remando pian pianino vicino alle scogliere al mattino o alla sera. 
Vedrete, se sarete fortunati, che qualche maschio ignaro del pericolo prima o poi si attaccherà alla femmina. Una volta attaccato si recuperano entrambi con un salaio. A volte succede, però, che alla femmina non piaccia il maschio e così gli dà il nero. Chissà se l'espressione "dare il nero" dipende proprio da questo? 

Ma sapete riconoscere la femmina? 
Sulla parte esterna ha solo dei puntini mentre il maschio ha una riga bianca tutt'intorno. Mio padre mi raccontava che con una sola femmina aveva pescato 99 maschi (boccaloni). 

Un'altra pesca che facevamo da ragazzi era quella con il mirto. Si facevano fascette che si affondavano in zone sabbiose e si ancoravano sul fondo. Le coppie delle seppie ci andavano per fare le uova e rimanevano vicino alla fascina così riuscivamo con facilità a prenderle con la fiocina. 

                                                    Ricetta spaghetti al nero con seppia 
Una seppia a persona. Si pulisce la seppia e si tengono da parte le sacche del nero eventuali uova e il fegato, si taglia a listarelle con pelle e tutto. Si fa rosolare una cipolla con la seppia e si aggiunge vino bianco e si fa cuocere il tutto per 10 minuti. Nel frattempo si butta la pasta e quando è quasi cotta si aggiunge alla seppia il nero e lo si fa cuocere per due e tre minuti. Poi ci si condisce la pasta e buon appetito!!!


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